Si tratta del primo volume in due tomi dell’edizione nazionale e critica delle Opere di Antonio Rosmini, n. 27 e 27/A. E’ previsto un altro volume, il 28, sempre in due tomi, che uscirà nel 2017.
Nella «Introduzione», il Roveretano individua in tre fondamentali «uffizj», ovvero compiti di indagine, la funzione di una filosofia del diritto che ambisca a essere, iuxta naturam suam, «universale»:
1. Circoscrivere razionalmente la sfera dei diritti umani (ed è questo il compito, propriamente, del «diritto razionale»).
2. Dedurre dal diritto razionale le leggi positive possibili, ossia dimostrare il modo in cui le leggi positive debbano essere fatte e scritte (la sfera di quella che Rosmini definisce la «teoria delle leggi positive»).
3. Illustrare, attraverso un confronto tra la teoria delle leggi positive e la loro effettiva codificazione da parte dei vari Stati, i pregi e i difetti delle singole leggi inserite negli ordinamenti statuali (ossia la sfera della «critica delle leggi positive»).